
Rinascimento a Cortona
Cortona nel Rinascimento vide la presenza di grandi artisti come il Beato Angelico e il sorgere e lo svilupparsi di una produzione artistica di spicco con artisti e botteghe ben organizzate che produssero opere per Cortona e per centri minori della Valdichiana. L’Angelico era arrivato a Cortona da Firenze e vivendo in San Domenico, tra il 1433 e il 1434 prese a dipingere per la chiesa del convento l’Annunciazione considerata unanimemente il suo primo capolavoro per l’armonia della composizione e la gioia cromatica, espressive di quelle qualità spirituali che per l’Angelico rappresentavano la bellezza del creato. Qualche anno dopo, per la medesima chiesa, l’Angelico ultimò il bel trittico con la Madonna e i Santi. Entrambe le opere dell’Angelico sono visibili nel Museo Diocesano. Nel Museo è anche presente anche una bellissima pala d’altare rinascimentale con l’Assunzione della Vergine di Bartolomeo della Gatta, pittore formatosi con Piero della Francesca e poi Verrocchio e Pollaiolo a Firenze oltre al polittico su fondo oro del pittore senese Sassetta con la Madonna col Bambino e Santi. La più celebre delle botteghe d’arte cinquecentesche fu quella di Luca Signorelli ampiamente rappresentata nel Museo Diocesano con il Compianto di Cristo Morto e la Comunione degli Apostoli autografe del maestro, oltre a molti lavori di scuola. Altre opere significative lasciate a Cortona dal Signorelli sono lo stendardo processionale con la Deposizione di Cristo nel sepolcro in San Niccolò e la tavola con l Madonna col Bambino con angeli, santi e il donatore in San Domenico.
Questo itinerario tematico sull’arte del Rinascimento a Cortona consente di conoscere alcuni meravigliosi dipinti conservati nel Museo Diocesano quali l’ Annunciazione e il Trittico dell’ Angelico, oltre alle opere di Sassetta, Bartolomeo della Gatta e Luca Signorelli conservate nello stesso Museo e nelle chiese di San Domenico e San Niccolò.